lunedì 10 dicembre 2007

Teatro elettorale


Come far fessi ancora una volta gli elettori agitando il feticcio della governabilità

Non si capisce molto nella politica italiana se non si cala il sipario sul teatrino sempre in funzione e non si studia qualche dato di fatto.

Uno dei pochi dati di fatto è il Partito Democratico, in cui sono confluiti i "moderati" del centro-sinistra.
Per chi ha seguito con un po' di impegno il PD, esso è un progetto che viaggia insieme ad una nuova legge elettorale che dia la maggioranza assoluta al primo partito. Ciò consentirebbe ai cosiddetti moderati di governare facendo a meno della cosiddetta sinistra radicale. Allo stesso tempo un grande partito di centro destra potrebbe fare a meno di Bossi e di Casini.

(Chiaramente le differenze tra il grande partito di centro sinistra ed il grande partito di centro destra sarebbero a questo punto abbastanza marginali).

L'idea di base è che la modifica alla legge elettorale si cercherà di farla fare agli elettori tramite un referendum, da tenersi indicativamente a giugno 2008. Tanto tutti sanno che il parlamento non può essere sciolto prima della fine di ottobre 2008, quando i parlamentari matureranno la pensione. E' evidente che ci devono essere strade alternative se il giocattolo (il meccanismo predisposto) non funzionasse, ma l'idea di base è questa.

E' pure chiaro che un piano del genere sarebbe molto rischioso se restasse interno al centro-sinistra, mentre andrà comunque in porto se fosse concordato con il centro destra, o almeno con il partito più grande del centro destra.

Poiché il PD è stato fatto, il piano sta andando avanti. Presumibilmente si tenterà di far passare il referendum come una misura di emergenza: i politici litigano e quindi il popolo sovrano imporrà le modifiche al porcellum che consentano governabilità. Si arriverà al referendum in un momento di scontro altissimo tra centro-destra e centro-sinistra.

Dopo il referendum il centro destra dirà che c'è stato un imbroglio del centro-sinistra, dei comunisti che vogliono fregarli, e raggiungerà la concordia necessaria per creare un grande partito: uniti contro il pericolo comunista.

Dopo la formazione del grande partito a destra, con la nuova legge elettorale, si potrà andare finalmente alle urne. Ed il risultato sarà totalmente indipendente dal voto degli elettori.

Tutto il resto è teatro.

Truman

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